Quasi tutti ci prendiamo cura della pelle del viso, ma quanti si prendono cura di un cuoio capelluto irritato? Di solito non ci facciamo particolarmente caso, ma la pelle non finisce con l’attaccatura dei capelli.
Il cuoio capelluto non è un organo scollegato da tutto il resto, è composto da 5 strati, il primo dei quali, quello visibile, è appunto pelle che contiene numerosissime ghiandole sebacee, follicoli piliferi ed è spesso ricoperto dai capelli.
Come dovrebbe essere un cuoio capelluto sano?
Un cuoio capelluto sano ha un colore leggermente rosato, non presenza squame o forfora, non prude, non brucia e non si arrossa facilmente. Insomma è liscio, “pulito” e non provoca nessun tipo di fastidio.
Come si riconosce un cuoio capelluto irritato o particolarmente sensibile?
Un cuoio capelluto irritato lo si vede ad occhio nudo. Può apparire arrossato e desquamato, cosparso di forfora secca e crosticine. E lo si può “sentire”. Prurito, bruciore e pizzicore diffuso, solo alcuni dei sintomi del cuoio capelluto irritato, arrossato e sensibile.
Inquinamento, cloro, stress, cambiamenti ormonali e farmaci possono contribuire a peggiorare la situazione. Purtroppo ci sono fattori sui quali è difficile intervenire, ma non per questo bisogna gettare la spugna.
Quindi? Come curare un cuoio capelluto irritato?
Sicuramente è necessario evitare prodotti troppo aggressivi, acqua troppo calda, spazzole o pettini troppo pungenti, trattamenti troppo aggressivi come tinte chimiche, decolorazioni e permanenti. In sintesi bisogna fare attenzione a tutto quello che si può deliberatamente scegliere per prendersi cura della propria cute.
Quali prodotti è quindi consigliabile utilizzare per una hair routine mirata?
Sicuramente uno shampoo delicatissimo, privo di sostanze irritanti e ad azione lenitiva, ben tollerato dalla cute reattiva.
Un esempio? Lo shampoo lenitivo alkemilla o lo shampoo ultra delicato Verdesativa.
Al quale aggiungere altri prodotti più ricercati, che possono dare una svolta nella cura della cute irritata e arrossata. Vediamo 3 rimedi naturali per il cuoio capelluto irritato.
- Scrub cuoio capelluto: è un prodotto innovativo, ma per una hair routine mirata a sconfiggere la cute irritata e arrossata è indispensabile da avere nel proprio beauty. Si tratta di uno scrub specifico per la cute; un prodotto che è un po’ una “terapia d’urto” e che per questo motivo va utilizzato con costanza ma moderazione. Si consiglia di usarlo una o due volte al mese. Grazie all’azione dei microgranuli, verranno eliminate tutte le cellule morte, il sebo in eccesso, la forfora e le impurità che possono contribuire ad irritare il cuoio capelluto.
- Maschere lenitive: alternare lo scrub a un impacco lenitivo, aiuta a mantenere la cute fresca e pulita. In commercio esistono prodotti specifici per cuoio capelluto o, in alternativa, si possono realizzare maschere apposite con le erbe ayurvediche. Una maschera a base di Bhringraj, dona sollievo alla cute irritata, rende i capelli lucidi, voluminosi e nutriti.
- Lozioni lenitive: In commercio ne esistono diverse. Attenzione a scegliere una lozione con ingredienti naturali e rispettosi del pH della cute. Le lozioni solitamente sono disponibili in fiale monouso e vanno applicate una o due volte a settimana, anche in questo caso la costanza premia.
Il cuoio capelluto irritato è un problema che riguarda solo gli adulti?
La risposta è no! Fin dalla nascita i bambini possono soffrire di dermatite seborroica, solo che questo “disturbo” viene comunemente chiamato “crosta lattea”.
La crosta lattea compare solitamente entro i 4-5 mesi ed è caratterizzata da squame untuose e crosticine gialline sulla cute e, in alcuni casi, nella zona delle orecchie, sopracciglia, mento, naso e inguine.
Come si può intervenire sulla crosta lattea?
Di solito la crosta lattea scompare nel giro di qualche settimana e non è necessario utilizzare prodotti specifici. Per alleviare il disturbo è però consigliabile utilizzare detergenti a base oleosa o lozioni emollienti.
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